Quanti tipi di mutuo esistono?

I mutui possono essere suddivisi in macrocategorie, a seconda della finalità, dei tassi di interesse applicati, della durata e delle modalità di rimborso. Solitamente le caratteristiche di un contratto vengono stabilite da ciascun istituto bancario, anche nell’ottica di personalizzare quanto più possibile il servizio. 

La finalità rappresenta il primo parametro distintivo. Di norma il mutuo più frequentemente richiesto è per l’acquisto di un immobile. Se si tratta di una prima casa, il contratto consente di accedere ad alcune facilitazioni a livello fiscale e a specifiche detrazioni, secondo quanto previsto dalla legge.

Le altre principali finalità del mutuo sono:

  • costruzione di un immobile;
  • ristrutturazione di un immobile;
  • liquidità;
  • surroga;
  • consolidamento debiti.

Il secondo parametro da tenere in considerazione è la tipologia di tasso di interesse previsto dal contratto ed indicato in percentuale. Il tasso permette di conoscere l’ammontare complessivo del debito da restituire ad ogni singola rata del mutuo.

I tassi di interesse più diffusi sono:

  • fisso: legato all’indice Eurirs, resta invariato per tutta la durata del contratto;
  • variabile: legato all’indice Euribor o al tasso di riferimento della Banca Centrale Europea (Tasso BCE): varia in relazione alle politiche monetarie e agli scenari economici;
  • misto, può essere modificato alle scadenze e alle condizioni stabilite dal contratto;
  • capped rate (detto anche cap) a tasso variabile, con un limite massimo predeterminato;
  • bilanciato, costituito da una parte a tasso fisso e una a tasso variabile, a seconda del peso che si vuole dare al tasso fisso e a quello variabile.

Il terzo parametro di riferimento è la durata del mutuo che può essere da 5, 10, 15, 20, 25 o 30 anni. Difficilmente le durate possono essere superiori.

Infine possiamo distinguere i mutui a seconda delle modalità di rimborso. Le principali sono:

  • a durata e rata costanti;
  • a durata costante e rata variabile;
  • a durata variabile e rata costante, o rimborso flessibile.

Ricordiamo che, generalmente, un mutuo immobiliare copre fino all'80% del valore dell'immobile stesso, anche se alcune banche arrivano ad erogare mutui pari al 100% del valore, dietro presentazione di maggiori garanzie. Il parametro di riferimento per indicare il rapporto tra importo di finanziamento concesso o richiesto e il valore del bene che il mutuatario intende porre a garanzia del prestito è il Loan To Value (o LTV). Di fatto, attraverso l’LTV è possibile individuare il rischio del finanziamento: maggiore è il capitale erogato, più alto il rischio per chi lo concede.

Il modo migliore per verificare qual è il mutuo più adatto alle proprie esigenze è ottenere un preventivo gratuito utilizzando il nostro sito, oppure visionare la sezione con i migliori mutui del giorno, suddivisi per finalità.

Ultimo aggiornamento 14/11/2018

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