Tasso Misto

Col termine tasso misto si definisce un tasso di interesse che può essere modificato, da fisso a variabile - o viceveresa - durante il piano di ammortamento e su richiesta del mutuatario.

Questo tipo di tasso di interesse è solitamente richiesto alla banca da chi desidera avere maggiori garanzie in relazione alle frequenti fluttuazioni dei mercati finanziari.

In massima sintesi: è possibile modificare più volte il tasso di interesse  durante il periodo di rimborso delle rate del mutuo secondo gli accordi stipulati in fase di contrattazione del mutuo.

Nei mutui a tasso misto il primo periodo di ammortamento – da 2 a 5 anni - è solitamente calcolato a tasso fisso ma si può concordare diversamente, scegliendo il tasso variabile. Si tratta di mutui con formula ibrida, nel senso che permettono la variazione della tipologia di tasso applicato durante il piano di ammortamento.

È data facoltà al mutuatario di decidere quando modificare il tasso di interesse, che non può comunque avvenire nel primo periodo di ammortamento. Le variazioni sono decise dal mutuatario, che potrà quindi chiedere di passare al tasso variabile e viceversa se le condizioni di mercato sono più favorevoli.

È possibile variare il tasso di interesse una o più volte.

Questo tipo di opportunità presenta però maggiori costi, in quanto la banca aumenterà lo spread, mediamente di +0,1/+0,2% al fine di cautelarsi dal maggior rischio di esposizione dovuto alla variabilità delle condizioni stesse del mutuo. 

PRO

  • permette di ottenere il tasso fisso nel primo periodo di ammortamento con condizioni più favorevoli; 
  •  si può decidere di passare al tasso variabile quando le condizioni di mercato lo rendono favorevole;
  • consigliato a chi non ha un reddito stabilmente definito e quindi non è in grado di stabilire anzitempo la propria capacità economica ma prevede che migliorerà in futuro.

CONTRO

Bisogna tenere presente che il passaggio da un tasso di interesse a un altro non rappresenta un’assoluta garanzia di risparmio a causa delle frequenti fluttuazioni dei mercati finanziari.

Ultimo aggiornamento 30/09/2019

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