Estinzione anticipata

L'estinzione anticipata consente di rimborsare un mutuo o un altro tipo di prestito prima della scadenza concordata nel contratto. 

Mentre prima del 2007 estinguere un mutuo in anticipo comportava di solito il pagamento di una penale, dopo, a seguito della Legge Bersani (ovvero del decreto 7/2007, poi convertito nella legge 40/2007) le banche non possono più richiederla per alcune tipologie di mutuo:

  • mutui per l'acquisto della casa.
  • I mutui per la ristrutturazione.
  • I mutui per l'acquisto di immobili per attività professionali o economiche, ma solo se sottoscritti da persone fisiche (e non da aziende, enti, ecc).

Inoltre, la stessa legge ha anche stabilito che per i mutui stipulati prima dell'aprile del 2007 le penali devono avere un tetto massimo. Se lo superano, il mutuatario può richiedere alla banca di ridurle al di sotto del limite di legge. 

L'estinzione anticipata di un prestito può essere:

  • Parziale: cioè si paga alla rata una cifra che viene poi sottratta dal debito residuo. Si può quindi stabilire se diminuire l'ammontare delle rate di conseguenza, o se mantenerle intatte e accorciare la durata del mutuo.
  • Completa: quando si paga l'intera cifra residua e il finanziamento viene definitivamente chiuso. Anche se i mutui posteriori al 2007 non prevedono più il pagamento delle penali, in questo caso bisogna comunque sostenere alcune spese, tra cui le spese amministrative e gli interessi accumulati dal pagamento dell'ultima rata all'estinzione del prestito, che sono detti dietimi.

Se si sceglie di chiudere anticipatamente il proprio mutuo, bisogna per prima cosa inviare alla banca una raccomandata con ricevuta di ritorno in cui si afferma di voler estinguere il mutuo prima della scadenza, e chiedendo di calcolare quanto dovuto. Bisognerà anche allegare copia del documento d'identità del mutuatario e del suo codice fiscale.

Ultimo aggiornamento 18/10/2019

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