Interessi moratori

Gli interessi moratori sono gli interessi dovuti quando si procede in ritardo al pagamento di una o più rate del mutuo. Sono calcolati a partire dal giorno successivo alla scadenza non rispettata, ma il loro ammontare non è stabilito in modo arbitrario dalla banca. Al contrario, sono determinati dal Ministero dell'Economia e delle Finanze sulla base del parametro di riferimento BCE con una maggiorazione che è minimo del 7%. 

In condizioni normali, gli interessi moratori devono essere calcolati soltanto sulla quota capitale del mutuo, per impedire l'anatocismo, ma una sentenza della Cassazione del 22 maggio 2014 ha stabilito che è legittimo per la banca applicarli anche agli interessi corrispettivi dovuti sul capitale, ma solo se questo è previsto in una precisa clausola del contratto di mutuo. Un motivo in più, insomma, per esaminare con grande attenzione le condizioni di un mutuo, confrontandone diversi presso altrettanti istituti di credito, prima di accendere un prestito. 

Gli interessi moratori sono una delle due tipologie di interessi che sono dovuti per legge a un creditore, senza un particolare accordo tra le parti (con l'eccezione, come abbiamo appena detto, della possibilità di includere nel calcolo anche quelli corrispettivi). La seconda tipologia è quella, appunto, degli interessi corrispettivi, ossia degli interessi, determinati sempre dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, che prevedono una semplice copertura dell'inflazione e della fruttuosità del denaro per l'andamento dei titoli di stato. 

In nessun caso, anche in un contesto di morosità del mutuatario, gli interessi applicati su un prestito possono superare il tasso di usura. Quest'ultimo è un valore, stabilito sempre dalla Banca d'Italia, oltre il quale un prestito si qualifica come usura e diventa quindi illegale. Il tasso usurario è calcolato prendendo il tasso effettivo globale medio (TEGM, un valore del tasso applicato dai principali istituti di credito) per ogni tipologia di prestito, aumentandolo di un quarto e aggiungendo altri 4 punti percentuali.

Ultimo aggiornamento 27/09/2019

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