Tasso Usurario

Un tasso usurario è un tasso di interesse applicato da un istituto di credito su un prestito che supera la soglia dell’usura. Quest’ultima è stabilita dalla Banca d’Italia su base trimestrale, tramite l’analisi del mercato e la pubblicazione di apposite tabelle. 

Per stabilire la soglia oltre il quale si parla d’usura, la Banca d’Italia prende in esame il mercato finanziario e analizza i tassi di interesse applicati dagli istituti di credito per i diversi tipi di prestito e prodotti di credito. In questo modo determina il tasso effettivo globale medio (TEGM). Per ottenere il tasso d'usura, ai tassi medi rilevati, aumentati di un quarto, si aggiunge un margine di ulteriori 4 punti percentuali ottenendo il limite (soglia d'usura) che gli istituti di credito dovranno rispettare. Per evitare che da tassi medi alti si possa giungere a tassi d'usura ulteriormente alti, il criterio di calcolo prevede che la differenza tra soglia e tasso medio non possa comunque superare gli 8 punti percentuali. 

Tutti i prestiti che superano la soglia d'usura calcolata per la loro specifica tipologia (mutui a tasso fisso, mutui a tasso variabile, prestiti personali, ecc) sono considerati tassi usurari. 

Bisogna sottolineare che un mutuo affetto da un tasso usurario provoca, se la circostanza è riconosciuta, la nullità della clausola che istituisce il pagamento degli interessi e la conseguenza per cui il mutuatario non è tenuto a pagare gli interessi. Non solo, ma secondo quanto stabilito dalla Cassazione nella sentenza n. 350/2013, l’istituto di credito ha l’obbligo di restituire tutti gli interessi già pagati.

Ma come si procede se si ha il sospetto che il proprio mutuo sia gravato da un tasso usurario? Ecco i diversi passaggi: 

  • Per prima cosa, bisogna verificare che il tasso di interesse applicato superi effettivamente la soglia dell’usura, consultando le tabelle pubblicate dalla Banca d’Italia. Un tasso può essere usurario all’origine, a causa delle condizioni di contratto, e in questo caso il contratto è annullabile; oppure può diventare usurario nel corso del tempo, magari perché nel frattempo la soglia si è abbassata (usura sopravvenuta). Nel primo caso, si può smettere di pagare gli interessi e quelli già pagati devono essere restituiti, mentre nel secondo caso il mutuatario dovrà continuare a pagare gli interessi come stabilito dalle Sezioni unite della Cassazione con sentenza n. 24675/2017. 
  • Qualora si ritenga di aver diritto alla restituzione di interessi, scrivere un reclamo formale alla banca affinché ricalcoli gli interessi e verifichi la loro legittimità. La banca avrà 30 giorni di tempo per rispondere. 
  • Se l'istituto di credito non risponde, entro 12 mesi ci si può rivolgere all’Arbitro bancario e finanziario (Abf).

Ultimo aggiornamento 20/09/2019

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