Diritto di usufrutto

Il diritto di usufrutto è il diritto di qualcuno di godere di un bene di proprietà di qualcun altro e di raccoglierne i frutti. Viene definito un diritto reale di godimento su cosa altrui ed è normato dagli articoli 978 e seguenti del codice civile. 

Le principali caratteristiche del diritto di usufrutto sono quelle che seguono:

  • Coinvolge due soggetti, l'usufruttuario (cioè chi beneficia del diritto) e il nudo proprietario (cioè il proprietario del bene). 
  • L'usufruttuario può essere sia una persona fisica sia una persona giuridica, al contrario del diritto di abitazione, che è limitato alle persone fisiche.
  • É limitato nel tempo. Il termine massimo è costituito dalla vita dell'usufruttuario se è una persona fisica, e di 30 anni se è una persona giuridica. 
  • L'usufruttuario può usare l'immobile e ha anche diritto a raccoglierne i frutti, ad esempio affittandolo. 
  • L'usufruttuario deve pagare le spese per le riparazioni ordinarie e le imposte sul reddito, mentre il nudo proprietario deve pagare le riparazioni straordinarie. 
  • L'usufruttuario deve redigere l'inventario dei beni presenti nell'immobile e deve pagare una garanzia al nudo proprietario (ad esempio una caparra).
  • Se l'usufruttuario abusa dell'immobile o di ciò che contiene, ad esempio danneggiandolo colpevolmente, può far sì che l'usufrutto sia estinto in anticipo.

Ma quali sono le situazioni in cui si applica questo diritto? Facciamo un esempio sempre più frequente: un proprietario di casa, divenuto ormai anziano e non interessato a trasmettere la sua casa con l'eredità, decide di venderla ma di tenersi l'usufrutto. Questo significa che la nuda proprietà passerà a un'altra persona, l'acquirente, mentre lui si terrà il diritto di abitare e di disporre dell'immobile fino al suo decesso. Si tratta di un modo con cui un numero ormai crescente di persone si procura un capitale per affrontare la vecchiaia.

Ultimo aggiornamento 24/09/2019

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