Tasso Variabile con Cap

Il tasso variabile con Cap è, sostanzialmente, un tasso variabile che permette di stabilire anzitempo un tetto massimo oltre il quale non si può andare. Il Cap è un’opzione che si può chiedere di scegliere nel momento in cui si stipula il mutuo, ed è ciò che rende possibile la pre-determinazione del tetto massimo  di interesse calcolato sulla rata. Ciò assicura che mai le fluttuazioni del mercato finanziario potranno incidere travalicando il tetto stabilito.

Indicato per chi preferisce potersi avvantaggiare delle fluttuazioni al ribasso, ma senza rischiare gli innalzamenti periodici, prevede però un piccolo aumento dello spread, che gli istituti bancari calcolano per controbilanciare le perdite dovute a questo tipo di opzione. Inoltre, è bene ricordare che le banche potrebbero applicare anche il cosiddetto tasso floor, che indica una soglia minima al di sotto della quale la rata non potrà andare. Ciò influirà, quindi, negativamente nel caso in cui le fluttuazioni del mercato finanziario dovessero presentarsi particolarmente favorevoli per il cliente.

È da preferire in periodi storici in cui gli indici di riferimento – Euribor o il tasso BCE – si mantengono bassi ma si prevede un loro innalzamento, come accade periodicamente.

Se si decide di chiedere questo tipo di tasso, è bene valutare con attenzione l’istituto bancario alla quale ci si rivolgerà, in quanto saranno le condizioni proposte a determinare il maggiore o minor vantaggio per chi accende il mutuo. Meglio, quindi, valutare con attenzione e più di una proposta.

I pro e i contro del tasso variabile con Cap

PRO:

  • Garantisce un tetto massimo alla rata;
  • Consente di sfruttare le condizioni migliori del mercato finanziario.

CONTRO:

  • Lo spread calcolato dalla banca sarà superiore a quello normalmente applicato sul taso variabile;
  • Il tasso floor applicato da alcune banche per garantire loro la soglia minima al di sotto della quale la rata non potrà andare.

 

Ultimo aggiornamento 30/09/2019

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