Ribor

Il Ribor, acronimo di Roma Interbank Offered Rate, è il tasso interbancario di riferimento utilizzato fino al 1998. Oggi viene utilizzato l'Euribor.

Il Ribor indicava il tasso, a breve termine, cui le banche si scambiavano il denaro sulla piazza di Roma.

Secondo dati registrati in passato, prima dell'arrivo dell'euro, con la lira il tasso Ribor era abbastanza sensibile rispetto alle flessioni del mercato. Infatti, tra dall'anno 1985 all'anno 1998 il Ribor è sceso quasi sempre sotto il 10%.

Euribor sta per Euro Interbank Offered Rate ed è il tasso di interesse utilizzato come parametro di indicizzazione sui mutui ipotecari a tasso variabile ed oggi prende il posto a tutti gli effetti del Ribor.

La Federazione Bancaria Europea calcola ogni giorno, alle ore 11, l'Euribor in base alle quotazioni rilevate da un gruppo di banche rappresentative nel panorama creditizio europeo e mondiale. Tra queste tre sono italiane: Intesa Sanpaolo, Monte dei Paschi di Siena e Unicredit. Ogni giorno, infatti, gli indici di riferimento dell'Euribor cambiano così come l'Eurirs, i dati diramati sono sempre precisi e attendibili.

I parametri dell'Euribor sono tre:

  • Il primo parametro è la durata del mutuo o la scadenza delle quotazioni (Esempio Euribor a 1 mese, a 3 mesi,  a 6 mesi, a 1 anno) in cui i tassi di interesse su un mutuo aumentano con l'aumento del tempo di finanziamento, dunque, l’Euribor a 1 mese risulterà quello più economico. Come sopra detto questi indici vengono applicati ad un mutuo a tasso variabile a cui va aggiunto anche lo spread per calcorare così il TAN cioè il tasso annuo nominale per questa tipologia di mutui. Il secondo parametro preso in considerazione dall'Euribor è costituito dalla base del tasso: 360 in riferimento all'anno commerciale e 365 in riferimento all'anno solare. Il terzo parametro è in relazione ad ogni istituto di credito, e dunque può variare da una banca all'altra;
  • Il secondo parametro preso in considerazione dall'Euribor è costituito dalla base del tasso: 360 in riferimento all'anno commerciale e 365 in riferimento all'anno solare;
  • Il terzo parametro è in relazione ad ogni istituto di credito e, dunque, può variare da una banca all'altra.

Ultimo aggiornamento 25/09/2019

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