Annotazione Ipotecaria

L’annotazione ipotecaria è un documento che sancisce ufficialmente il passaggio di un’ipoteca da un beneficiario a un altro. Per chiarire meglio di che si tratta, però, è bene ribadire che cos’è un ipoteca: l’ipoteca è il procedimento che fa sì che un bene immobile venga messo a garanzia di un prestito, per cui in caso di mancato rimborso del prestito (secondo termini stabiliti dalla legge) il creditore può entrare in possesso dell’immobile e venderlo per rifarsi del mancato rimborso. 

L’annotazione ipotecaria, dunque, è necessaria in tutti quei casi in cui il beneficiario dell’ipoteca cambi. I casi sono essenzialmente due: 

  • La surroga di un mutuo.
  • La cessione di un credito da parte dell’istituto di credito verso un altro istituto.

La surroga del mutuo è lo spostamento del mutuo acceso con un istituto di credito verso un altro, che offre condizioni più convenienti. Permette in sostanza di non rimanere bloccati con un mutuo che ormai è diventato troppo oneroso rispetto a quanto offre il mercato, e di sceglierne un altro a condizioni migliori. La banca con cui originariamente è stato stipulato il mutuo è obbligata ad accettare la richiesta di surroga, che prevederà quindi un passaggio a una nuova banca per l’ammontare residuo del mutuo. 

La cessione di un credito invece si verifica quando il credito in questione (ad esempio un mutuo) non viene pagato per un certo periodo e c’è un rischio di insolvenza. Dopo aver tentato di avere i suoi pagamenti senza successo, la banca può a quel punto decidere di vendere il credito a un altro istituto. In genere si tratta di istituti specializzati in crediti di questo tipo. Il mutuatario riceverà una comunicazione dove gli sarà notificata la vendita del suo mutuo, ma le condizioni (rate, tassi, ecc) rimarranno le stesse. Cambierà solo l’istituto a cui il mutuo andrà pagato. Sarà però necessaria un’annotazione ipotecaria per comunicare il cambio di beneficiario dell’ipoteca.

Ultimo aggiornamento 30/08/2019

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